La storia degli edifici, la memoria dei luoghi. le architetture dei Gardella in Alessandria
Due architetti, padre e figlio, protagonisti della cultura architettonica italiana del Novecento. Un committente illuminato, proprietario del cappellificio che esporta in tutto il mondo un cappello che sta per entrare nel mito, il “Borsalino”. Una città, Alessandria, che, a inizio secolo, è ancora p...
- Autores:
- Tipo de recurso:
- http://purl.org/coar/resource_type/c_1162
- Fecha de publicación:
- 2021
- Institución:
- Universidad de Bogotá Jorge Tadeo Lozano
- Repositorio:
- Expeditio: repositorio UTadeo
- Idioma:
- ita
- OAI Identifier:
- oai:expeditiorepositorio.utadeo.edu.co:20.500.12010/21546
- Acceso en línea:
- https://doi.org/10.21789/24223158.1760
https://revistas.utadeo.edu.co/index.php/ltd/issue/view/144
http://hdl.handle.net/20.500.12010/21546
- Palabra clave:
- Alessandria
Memoria Dei Luoghi
Arte
Arquitectura -- Historia
Arquitectura - Conservación y restauración
Alessandria
Memory Of Places
- Rights
- License
- Copyright (c) 2021 La Tadeo Dearte
Summary: | Due architetti, padre e figlio, protagonisti della cultura architettonica italiana del Novecento. Un committente illuminato, proprietario del cappellificio che esporta in tutto il mondo un cappello che sta per entrare nel mito, il “Borsalino”. Una città, Alessandria, che, a inizio secolo, è ancora priva di una serie di servizi fondamentali e che vedrà, grazie ai finanziamenti della famiglia Borsalino, la costruzione di una serie di infrastrutture tra cui un sanatorio antitubercolare. La memoria collettiva costruisce intorno alla fabbrica e al sanatorio (studiati e apprezzati dalla critica architettonica) affetti e timori: molto si deve alla fabbrica, ricordata come motore economico per l’intera città. La decisione, negli anni Ottanta, di demolire quasi totalmente il cappellificio suscita negli abitanti una violenta reazione: si vedono privati del proprio passato e la demolizione della ciminiera, fortemente danneggiata e con gravi problemi strutturali, ma simbolo riconosciuto della città, sarà letta come un sopruso delle ragioni economiche sulle questioni più affettive |
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